sabato 24 gennaio 2015

Moschea di Larabanga, Ghana (Sahelian Larabanga's mosque)



Dal 1421, anno della sua costruzione, annualmente viene restaurata, facendo così fronte ai danni causati regolarmente dalle piogge. Mantiene la sua bellezza e la sua particolarità architettonica nonostante i periodici restauri.

venerdì 23 gennaio 2015

Monaco di Baviera, Munich

 Neues Rathaus, torre con carillon (tower with carillon)

Altes Rathaus 

Neues Rathaus

Frauenkirche

 Asamkirche, interno (inside)

Asamkirche, facciata (front)

Bayerische Staatsoper

Feldherrnhalle

Hofgarten

Hofgarten 

Hofgarten

Englischer Garten, Monopteros

Englischer Garten, vista dal Monopteros (view from Monopteros)

foto I.P.

sabato 22 febbraio 2014

Pantheon di Roma o Santa Maria ad Martyres


Il Pantheon di Roma è una meraviglia che si può iniziare ad assaporare da lontano o può travolgerci tutto insieme, affascinando la vista in due modi diversi ma del tutto estasianti. La foto mostra la suggestiva immagine provenendo da Via del Pantheon; la vista inizia ad assaporare gradualmente quel che presto arriverà, è un piccolo assaggio, come se la meraviglia volesse permetterci di familiarizzare prima di riversarci tutto la sua bellezza; si colgono alcune delle colonne e parte della facciata, si inizia già a percepire quanto incredibile sia la sopravvivenza di tale meraviglia architettonica.



Se è un'altra la via a condurre al Pantheon, l'approccio sensoriale sarà del tutto differente. Se prima è stata consultata una mappa, i passi saranno guidati dalla consapevolezza di essere in prossimità dell'edificio, se invece il percorso seguito è per puro istinto, la sorpresa sarà ancora maggiore. Provenendo da via Giustiniani, si potrà prima cogliere, mentre si percorrono gli ultimi metri della via, l'imminenza della piazza, il cui spazio aperto si noterà già; sarà però nel momento in cui la fine della via verrà oltrepassata, in favore della piazza, l'istante in cui la grande meraviglia avvolgerà visivamente il nuovo arrivato. Con uno splendore a dir poco unico, riempirà tutto spazio visivo, per la bellezza ancor prima che per le dimensioni considerevoli. Come se non bastasse, anche un obelisco si aggiunge a fare da cornice alla spettacolare visione.

foto di I.P.

lunedì 13 gennaio 2014

Rodin: il marmo, la vita. Mostra a palazzo reale, Milano, fino al 26 gennaio

Dal 17 ottobre 2013 Palazzo Reale a Milano ospita un'interessantissima e altrettanto ricca mostra monotematica su Auguste Rodin, celebre scultore francese. La mostra è ospitata dalla meravigliosa Sala delle Cariatidi, celebre sala che, nonostante i lavori di restauro del secondo dopoguerra, ha preservato i segni dei pesanti bombardamenti subiti. L'eleganza dell'ambiente, tale da spingere Pablo Picasso a sceglierlo come sede dove esporre Guernica, fa da perfetta cornice alle splendide sculture di Rodin. La mostra, la più grande mai organizzata sull'artista, espone numerose opere provenienti dal Museé Rodin di Parigi. Un percorso sapientemente esposto che, tramite la fruizione delle 62 opere, permette di apprezzare a pieno non solo la grande abilità di Rodin, ma anche la sua graduale evoluzione artistica, attraverso le sue diverse fasi.

L'uomo con il naso rotto


Il bacio


La donna pesce



Ritratto di Victor Hugo


Tramonto nella periferia milanese, via Edolo.

Foto I.P.

lunedì 18 novembre 2013

Sant'Antonio Abate, Milano


Chiesa di Sant'Antonio Abate, via Sant'Antonio, Milano. Assolutamente in centro, a breve distanza dal Duomo e ad ancora meno dall'Università Statale, che si trova nella via parallela, a meno di un minuto a piedi, avendo persino una sede distaccata nell'edificio adiacente. Il complesso venne costruito nel XIII secolo ad opera dei frati Antoniani francesi di Vienne, che ivi provvedevano alla cura dell'ergotismo, coi metodi del periodo. I frati si dedicavano inoltre all'allevamento dei maiali, che pascolavano liberamente nei dintorni, tanto che i Visconti dovettero vietare esplicitamente l'uccisione di questi loro animali da parte della popolazione. L'attività degli Antoniani subì la prima restrizione con la creazione dell'Ospedale Maggiore Ca' Granda, che iniziò ad occuparsi di tutta l'attività medica cittadina, mentre le restanti attività cessarono nel 1577, quando il complesso di Sant'Antonio Abate venne affidato all'ordine dei Teatini. I Teatini vennero scelti da San Carlo Borromeo, poiché considerati più in linea con il suo intento riformatore. Nel 1582 iniziarono i lavori con cui cambiò quasi totalmente l'immagine del complesso, infatti venne realizzato un nuovo progetto, di Dionigi Campazzo, lasciando dell'antica chiesa i due chiostri (uno accessibile dall'entrata dell'università) e il campanile (quest'ultimo tra i migliori esempi di opera lombarda in terracotta del periodo). La facciata attuale è invece un'opera ancora più tarda, realizzata nel 1832, in stile neoclassico. L'interno della chiesa è molto ricco e affascinante, con una grande varietà di affreschi, dipinti, marmi e dorature. Tra i diversi autori troviamo Procaccini, Morazzone e Moncalvo. L'unica navata centrale ha ai suoi fianchi sei cappelle, tre per lato. Particolarmente impressionanti, appena si entra, sono i vivaci affreschi che abbelliscono il soffitto, rappresentazione della via crucis. Sulla parete da cui si entra, proprio sopra l'entrata, è posto l'organo a canne.

domenica 17 novembre 2013

Cappella di Sant'Aquilino, Milano


Cappella di Sant'Aquilino, Milano. Dalla già interessante basilica di San Lorenzo Maggiore, lungo corso di Porta Ticinese, dove si trovano le celebri Colonne di San Lorenzo, si accede alla Cappella di Sant'Aquilino. Dopo essere entrati, andando verso destra si nota dopo poco un cancelletto; pagando 1-2€ si ha modo di accedere all'interno della Cappella di Sant'Aquilino. Questo luogo, prima dedicato a San Genesio, risale al V secolo, ed è un ottimo esempio di edificio paleocristiano ancora intatto. Purtroppo si sono perse nel tempo quasi tutte le ricche decorazioni che ornavano le pareti, ma di queste fortunatamente si sono salvati alcuni mosaici e alcuni affreschi romani, per quanto logori. Ricorre nei mosaici l'elemento dorato, di ispirazione tipicamente bizantina, soprattutto nel più celebre Cristo con gli Apostoli. In un altro mosaico si trova quella che è molto probabilmente una preesistente rappresentazione del Sol Invictus, spesso identificato successivamente con la figura cristiana di Gesù. Tra gli altri elementi presenti nella struttura figura anche un sarcofago in marmo bianco, indicato in genere come appartenente a Galla Placidia, nobilissima figlia dell'imperatore Teodosio. In fondo alla Cappella si trova inoltre l'Urna di Sant'Aquilino, ma la sorpresa si rivela quando da una scaletta retrostante l'Urna si scende fino alle fondamenta paleocristiane della Cappella, dove si può vedere direttamente l'entità della struttura portante dell'edificio.